Mudanças entre as edições de "Struttura dei dati"

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{{Trad|nome=Tiago Luís|cognome=Gil|tradutoreNome=Daria|tradutoreCognome=Mikhaylova|testo= La prima cosa da imparare sulle basi di dati relazionali è la struttura, gli elementi che la compongono. Un database relazionale è un insieme di TABELLE articolate. Molti programmatori usano la parola "entità" per designare le tabelle. Queste tabelle possono contenere diversi tipi di informazioni: persone, case, terreni, indirizzi, ecc. In un'indagine sulle rivolte del XVIII secolo, potremmo creare una tabella delle rivolte, un'altra tabella per i partecipanti alla rivolta, e un'altra per i luoghi principali della rivolta. Creando così un database, di fatti (le rivolte), persone e luoghi, cose diverse tra loro ma collegate l’una all’altra.  
 
{{Trad|nome=Tiago Luís|cognome=Gil|tradutoreNome=Daria|tradutoreCognome=Mikhaylova|testo= La prima cosa da imparare sulle basi di dati relazionali è la struttura, gli elementi che la compongono. Un database relazionale è un insieme di TABELLE articolate. Molti programmatori usano la parola "entità" per designare le tabelle. Queste tabelle possono contenere diversi tipi di informazioni: persone, case, terreni, indirizzi, ecc. In un'indagine sulle rivolte del XVIII secolo, potremmo creare una tabella delle rivolte, un'altra tabella per i partecipanti alla rivolta, e un'altra per i luoghi principali della rivolta. Creando così un database, di fatti (le rivolte), persone e luoghi, cose diverse tra loro ma collegate l’una all’altra.  
  
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Una tabella è costituita da campi e record (noti anche come "colonne" e "righe"). Le colonne indicano i "campi" della tabella (chiamati anche "attributi" dai programmatori). Questi potrebbero essere ad esempio: "nome", "indirizzo" e "stato civile" per una tabella di tipo anagrafico. Le righe corrispondono ai record. Nel caso di una tabella costruita per gestire una classe scolastica, troveremmo ad esempio i campi "nome", "iscrizione" e "età" e i record corrisponderebbero agli studenti iscritti; un record per ogni studente.
 
Una tabella è costituita da campi e record (noti anche come "colonne" e "righe"). Le colonne indicano i "campi" della tabella (chiamati anche "attributi" dai programmatori). Questi potrebbero essere ad esempio: "nome", "indirizzo" e "stato civile" per una tabella di tipo anagrafico. Le righe corrispondono ai record. Nel caso di una tabella costruita per gestire una classe scolastica, troveremmo ad esempio i campi "nome", "iscrizione" e "età" e i record corrisponderebbero agli studenti iscritti; un record per ogni studente.
  
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Edição atual tal como às 10h11min de 15 de fevereiro de 2021

Tempo di lettura 3 minuti - per Tiago Luís Gil (tradotto da Daria Mikhaylova)


La prima cosa da imparare sulle basi di dati relazionali è la struttura, gli elementi che la compongono. Un database relazionale è un insieme di TABELLE articolate. Molti programmatori usano la parola "entità" per designare le tabelle. Queste tabelle possono contenere diversi tipi di informazioni: persone, case, terreni, indirizzi, ecc. In un'indagine sulle rivolte del XVIII secolo, potremmo creare una tabella delle rivolte, un'altra tabella per i partecipanti alla rivolta, e un'altra per i luoghi principali della rivolta. Creando così un database, di fatti (le rivolte), persone e luoghi, cose diverse tra loro ma collegate l’una all’altra.

La struttura della base di dati

Una tabella è costituita da campi e record (noti anche come "colonne" e "righe"). Le colonne indicano i "campi" della tabella (chiamati anche "attributi" dai programmatori). Questi potrebbero essere ad esempio: "nome", "indirizzo" e "stato civile" per una tabella di tipo anagrafico. Le righe corrispondono ai record. Nel caso di una tabella costruita per gestire una classe scolastica, troveremmo ad esempio i campi "nome", "iscrizione" e "età" e i record corrisponderebbero agli studenti iscritti; un record per ogni studente.

Img2 tabella studenti.png


Ora che abbiamo acquisito padronanza di queste informazioni, possiamo andare un po' oltre. Ogni campo della nostra base di dati, deve avere una propria personalità; ossia ha caratteristiche specifiche. Un campo può essere "testo" (breve o lungo), "numero", "data", "immagine", "calcolo", o altro. Devo prevedere quale tipo di informazione sarà salvata in un determinato campo. Ogni specifico software (base di dati) utilizza le sue tipologie, ma quasi sempre testo, numero e data sono presenti, perché significativi nelle basi di dati storiche. Oltre a definire che tipo di campo ci serve, dobbiamo anche definirne la dimensione massima, ovvero il numero di caratteri. Per esempio, un campo "nome" dovrà certamente essere del tipo "testo" e consentire fino a 150 caratteri di immissione, anche se potremmo idealmente considerarlo senza limiti. La maggior parte delle volte, questa decisione è innocua. Ma per le banche dati online, in genere avere campi "snelli" può fare la differenza in termini di velocità nelle ricerche.

Il seguente video dimostra la creazione della basi di dati


Bibliografia



Citazione di questo articolo
Come citare: GIL, Tiago Luís. "Struttura dei dati". In: CLIOMATICA - Portale di Storia Digitale e ricerca. Disponibile in: http://lhs.unb.br/cliomatica/index.php/Struttura_dei_dati. il giorno: 1/07/2024. (Tradotto da Daria Mikhaylova)






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