Avalutatività

De Cliomatica - Digital History
Tempo di lettura 7 minuti - per Mirco Luperi


Lo storico sfrutta le potenzialità di un buon database per le sue ricerche, ma dietro a delle fonti storiche online c’è un lavoro ancor più problematico che parte dalla ricostruzione di un fatto storico e la sua conversione in dati utilizzabili. L’avalutatività è un concetto introdotto da Max Weber per indicare la caratteristica che conferisce scientificità alle discipline storico-sociali. Queste ultime devono essere libere da «giudizi di valore», giacché la loro validità dipende soltanto dai «giudizi di fatto» sui fenomeni indagati[1]. La storiografia di uno specifico periodo o di un definito argomento è l’insieme di fatti accaduti e interpretati dallo storico, scritte in osservanza a un determinato metodo.


Una condizione importante nella scrittura di storiografie che lo storico deve riuscire a fare è di mantenere l’oggettività degli enunciati. L’obiettivo di qualsiasi scienza è quello di spiegare un fatto qualsiasi, ma c’è una grossa differenza metodologica tra le scienze naturali e quelle storiche per arrivare a tale scopo. Per entrambe le discipline si parte dall’osservazione immediata di alcuni fenomeni della realtà, si schematizzano le parti più importanti e concrete, sulla base di ipotesi viene elaborato un modello teorico usando procedimenti di logica comune o matematica e, infine, con questo modello si ritorna ad osservare il fenomeno per vedere se rispetta le regole. Ma mentre per una disciplina scientifica la realtà può essere considerata immutabile, per le scienze storiche subentrano fattori che la rendono non sempre attinente al modello; per questo interviene lo storico che, fornendo motivazioni a sostegno del modello sostituisce la prova. Nelle scienze storiche quindi è molto importante la scelta storiografica fatta dallo storico perché si pone a sostituzione della prova[2].


La “creazione” del fatto storico basata su una fonte porta necessariamente ad avere anche una serie di specificità di quell'evento e della fonte stessa che possono essere schematizzate ed ordinate.

Uno storico compie le seguenti operazioni:

  1. data la fonte;
  2. individua la tipologia (se primaria, secondaria, scritta, iconografica, ecc.);
  3. individua un autore o gli autori;
  4. individuare lo scopo, perché la fonte è stata scritta/prodotta?
  5. distinguere tra informazioni principali (essenziali) e informazioni secondarie (approfondimenti delle informazioni principali e/o esemplificazioni);
  6. se si tratta di fonte scritta, sottolinea le parole chiave e costruisce un glossario in cui ne compaiono le definizioni;
  7. paragrafa il testo della fonte scritta e titola i singoli paragrafi e l’intera fonte (titoli pertinenti, brevi ed efficaci);
  8. riassume in forma discorsiva il contenuto della fonte evidenziando i nessi logici tra le informazioni (con particolare attenzione ai collegamenti di causa-effetto);
  9. schematizza il contenuto della fonte o lo sintetizza con tabelle, mappe concettuali, grafici;
  10. deduce dalla fonte informazioni utili a comprendere il periodo storico cui si riferisce (passaggio dal testo al contesto).


Questa lista di azioni può essere usata anche come punto di partenza per l’inserimento dei dati nei database storici in quanto è già stata fatta una suddivisione di parti importanti della fonte e che possono essere usati come attributi generali.

Nel 1991 Manfred Thaller era nel pieno del suo percorso intellettuale per capire e far capire quanto potesse essere importante l’utilizzo dell’informatica nel lavoro di uno storico, in particolare pone una domanda: C'è davvero qualcosa nei dati storici che gli rende diversi dagli altri dati elaborati da computer? Visto che uno degli usi più frequenti fatti dei computer negli studi storici è l'ordinamento delle informazioni per trovare documenti specifici, Thaller fa un esempio: chiedere ad un database di cercare le persone con dei requisiti:

  • provenienza dalla Prussia;
  • avere cinquant'anni o meno.

Parliamo di personaggi storici le cui informazioni ci provengono da fonti antiche e decodificate da storici. La Prussia al giorno d’oggi non esiste più e quindi il database deve avere, oltre al luogo di origine “Prussia” associato a quella persona, un riferimento di coordinate geografiche che non fanno parte della geografia moderna, che lo storico avrà dovuto inserire accertandosi da dove effettivamente fosse nato il personaggio; non solo, la geometria dei suoi confini cambiava nel tempo e quindi in un determinato anno un certo luogo poteva considerarsi Prussia mentre anni dopo o prima non lo era più. Altri tipi di problemi sono dati dall’età. I censimenti fino al XIX secolo contengono riferimenti all’età che sono in molti casi approssimazioni, in questo contesto è importante il lavoro dello storico nel rendere meno nebulosi i dati attraverso l’applicazione del concetto di avalutatività[3]. A prima vista le richieste al database possono sembrare semplici query che potremmo fare per qualsiasi altro database in cui vogliamo sapere luogo di nascita ed età di una persona, come ad esempio in un database di clienti, ma in realtà non è considerabile uguale perché come abbiamo visto intervengono particolarità degli elementi inseriti che devono essere prima validati e confermati dallo storico.


Bibliografia e sitografia

  1. Sul concetto di avalutatività: URL: < https://www.treccani.it/enciclopedia/avalutativita_%28Dizionario-di-filosofia%29/#:~:text=avalutativit%C3%A0%20Concetto%20introdotto%20da%20M,di%20fatto%C2%BB%20sui%20fenomeni%20indagati > [consultato il 27 settembre 2021].
  2. Obiettivo di qualsiasi scienza, URL: < https://www.syloslabini.info/online/scienze-sociali-e-scienze-naturali/ > [consultato il 27 settembre 2021].
  3. Un esempio di dati storici in un database è rinvenibile al paragrafo 2, URL: < https://www.ssoar.info/ssoar/bitstream/handle/document/54056/ssoar-hsrsupp-2017-29-thaller- The_Need_for_a_Theory.pdf?sequence=1&isAllowed=y&lnkname=ssoar-hsrsupp-2017-29-thaller-The_Need_for_a_Theory.pdf > [consultato il 27 settembre 2021].



Citazione di questo articolo
Come citare: LUPERI, Mirco . "Avalutatività". In: CLIOMATICA - Portale di Storia Digitale e ricerca. Disponibile in: http://lhs.unb.br/cliomatica/index.php/Avalutativit%C3%A0. il giorno: 26/06/2024.






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