Mudanças entre as edições de "Piattaforme di Crowdsourcing"

De Cliomatica - Digital History
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Con l’avvento del Web 2.0, la rete si è trasformata da un’esperienza digitale basata prettamente sulla lettura a un tipo di esperienza co-creativa, grazie all’emersione di una serie di piattaforme, commerciali e non, che consentono a utenti interessati di contribuire con le proprie esperienze, conoscenze e tempo alla creazione di informazione. Infatti, in questi ultimi anni si è rafforzato l’utilizzo - in numerosi ambiti - del crowdsourcing, ovvero l’impego di attività compiute da volontari digitali volte a migliorare la qualità e/o ampliare l'accesso alle raccolte online.
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Il crowdsourcing, dunque, è il prodotto di un evidente cambiamento culturale nelle tecnologie del Web e prevede il contributo di una vasta comunità online per intraprendere un compito specifico, creare contenuti o raccogliere idee. La prima generazione del Web era stata dominata da siti statici e da motori di ricerca che consentivano esclusivamente la ricerca delle informazioni. Tuttavia, lo sviluppo di piattaforme online che consentivano e incoraggiavano un dialogo biunivoco ha favorito la partecipazione pubblica e la creazione di conoscenza, passando a una nuova fase chiamata appunto "Web 2.0". Per questa trasformazione bisogna dare merito alle grandi aziende che per prime iniziarono a usare nuove piattaforme per esternalizzare il lavoro ai privati, coniando il termine "crowdsourcing" come combinazione neologistica di "outsourcing" (il ricorso ad aiuto esterno) e "crowd" (folla).
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Il crowdsourcing ha il potenziale per aiutare a costruire un patrimonio culturale più aperto, connesso e intelligente, coinvolgendo consumatori e fornitori:
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* '''aperto''' perché i dati sono aperti, condivisi e accessibili;
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* '''connesso''' perché l'uso di dati collegati consente infrastrutture interoperabili, con gli utenti e fornitori sempre più connessi;
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* '''intelligente''' perché l'uso delle tecnologie ci consente di fornire dati stimolanti a utenti interessati, nel giusto contesto e in maniera continua e aggiornata.
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== '''Crowdsourcing and Digital Humanities''' ==
  
 
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Edição das 22h47min de 9 de abril de 2021

Tempo di lettura 3 minuti - per Melighetti


Con l’avvento del Web 2.0, la rete si è trasformata da un’esperienza digitale basata prettamente sulla lettura a un tipo di esperienza co-creativa, grazie all’emersione di una serie di piattaforme, commerciali e non, che consentono a utenti interessati di contribuire con le proprie esperienze, conoscenze e tempo alla creazione di informazione. Infatti, in questi ultimi anni si è rafforzato l’utilizzo - in numerosi ambiti - del crowdsourcing, ovvero l’impego di attività compiute da volontari digitali volte a migliorare la qualità e/o ampliare l'accesso alle raccolte online.

Il crowdsourcing, dunque, è il prodotto di un evidente cambiamento culturale nelle tecnologie del Web e prevede il contributo di una vasta comunità online per intraprendere un compito specifico, creare contenuti o raccogliere idee. La prima generazione del Web era stata dominata da siti statici e da motori di ricerca che consentivano esclusivamente la ricerca delle informazioni. Tuttavia, lo sviluppo di piattaforme online che consentivano e incoraggiavano un dialogo biunivoco ha favorito la partecipazione pubblica e la creazione di conoscenza, passando a una nuova fase chiamata appunto "Web 2.0". Per questa trasformazione bisogna dare merito alle grandi aziende che per prime iniziarono a usare nuove piattaforme per esternalizzare il lavoro ai privati, coniando il termine "crowdsourcing" come combinazione neologistica di "outsourcing" (il ricorso ad aiuto esterno) e "crowd" (folla).

Il crowdsourcing ha il potenziale per aiutare a costruire un patrimonio culturale più aperto, connesso e intelligente, coinvolgendo consumatori e fornitori:

  • aperto perché i dati sono aperti, condivisi e accessibili;
  • connesso perché l'uso di dati collegati consente infrastrutture interoperabili, con gli utenti e fornitori sempre più connessi;
  • intelligente perché l'uso delle tecnologie ci consente di fornire dati stimolanti a utenti interessati, nel giusto contesto e in maniera continua e aggiornata.


Crowdsourcing and Digital Humanities

Bibliografia e sitografia




Citazione di questo articolo
Come citare: MELIGHETTI, . "Piattaforme di Crowdsourcing". In: CLIOMATICA - Portale di Storia Digitale e ricerca. Disponibile in: http://lhs.unb.br/cliomatica/index.php/Piattaforme_di_Crowdsourcing. il giorno: 1/07/2024.






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