Mudanças entre as edições de "Storia e social media"

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[[Arquivo:InBaroni1.png|200px|thumb|right|''Figura 1: Piattaforme e reti sociali introdotte dal web 2.0'']]Il web 2.0, come illustra lo schema della Figura 1, ha introdotto piattaforme e reti sociali interattive ed ha avviato nuove forme di comunicazione e pubblici diversi.
 
[[Arquivo:InBaroni1.png|200px|thumb|right|''Figura 1: Piattaforme e reti sociali introdotte dal web 2.0'']]Il web 2.0, come illustra lo schema della Figura 1, ha introdotto piattaforme e reti sociali interattive ed ha avviato nuove forme di comunicazione e pubblici diversi.
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[[Arquivo:InBaroni2.png|200px|thumb|left|''Figura 2: Logo social media "Sixdegrees"'']]Per quanto riguarda le reti sociali a fine anni 90, il mondo virtuale inizia a prendere campo, infatti il primo social media comparve nel 1997 con il nome di ''Sixdegre'' <ref> Wikipeida voce ''“Sixdegree”'': URL [https://en.wikipedia.org/wiki/SixDegrees.com].</ref> , il cui logo è riportato in figura 2, creato dallo statunitense Ellison. L’obiettivo di questo sito web era di mettere in contatto persone in rete con cui stabilire relazioni digitali. La logica su cui si basava era incentrata sulla teoria dei ''sei gradi di separazione'' di Milgram <ref>''Sociologia dei new media'' di  Renato Stella, Claudio Riva, Cosimo Marco Scarcelli, Utet Università, 2018. Esperimento messo in pratica da Milgram, volto a dare una conferma scientifica alla “teoria del piccolo mondo”. Scelse alcuni cittadini americani del Midwest, e chiese loro di spedire una lettera ad un abitante del Massachussets a loro del tutto estraneo. I partecipanti all’esperimento conoscevano il nome del destinatario e lo Stato dove viveva, ma non l’indirizzo. Fu quindi chiesto di inviare la lettera alla persona di loro conoscenza che ritenessero avere più probabilità di conoscere il destinatario. Questa persona avrebbe poi a sua volta eseguito lo stesso compito, fino ad arrivare a consegnare la lettera al prescelto. L’esperimento dimostrò che, per arrivare al destinatario finale, in tutti i casi ci vollero fra i cinque e i sette passaggi. La pubblicazione di questi risultati sulla rivista ''“Psychology Today”'' e l’eco che ne derivò portò alla nascita dell’espressione '''“sei gradi di separazione”''' come la conosciamo oggi e alla sua rapida diffusione. </ref>.  
 
[[Arquivo:InBaroni2.png|200px|thumb|left|''Figura 2: Logo social media "Sixdegrees"'']]Per quanto riguarda le reti sociali a fine anni 90, il mondo virtuale inizia a prendere campo, infatti il primo social media comparve nel 1997 con il nome di ''Sixdegre'' <ref> Wikipeida voce ''“Sixdegree”'': URL [https://en.wikipedia.org/wiki/SixDegrees.com].</ref> , il cui logo è riportato in figura 2, creato dallo statunitense Ellison. L’obiettivo di questo sito web era di mettere in contatto persone in rete con cui stabilire relazioni digitali. La logica su cui si basava era incentrata sulla teoria dei ''sei gradi di separazione'' di Milgram <ref>''Sociologia dei new media'' di  Renato Stella, Claudio Riva, Cosimo Marco Scarcelli, Utet Università, 2018. Esperimento messo in pratica da Milgram, volto a dare una conferma scientifica alla “teoria del piccolo mondo”. Scelse alcuni cittadini americani del Midwest, e chiese loro di spedire una lettera ad un abitante del Massachussets a loro del tutto estraneo. I partecipanti all’esperimento conoscevano il nome del destinatario e lo Stato dove viveva, ma non l’indirizzo. Fu quindi chiesto di inviare la lettera alla persona di loro conoscenza che ritenessero avere più probabilità di conoscere il destinatario. Questa persona avrebbe poi a sua volta eseguito lo stesso compito, fino ad arrivare a consegnare la lettera al prescelto. L’esperimento dimostrò che, per arrivare al destinatario finale, in tutti i casi ci vollero fra i cinque e i sette passaggi. La pubblicazione di questi risultati sulla rivista ''“Psychology Today”'' e l’eco che ne derivò portò alla nascita dell’espressione '''“sei gradi di separazione”''' come la conosciamo oggi e alla sua rapida diffusione. </ref>.  

Edição das 00h47min de 23 de abril de 2021

Tempo di lettura 6 minuti - per Alice Baroni


Caratteristiche

Per social media o social network si intendono quei servizi web che consentono la condivisione da parte degli utenti di contenuti di vario formato, anche generati da loro stessi, e rispondono alla filosofia del web 2.0 [1]. I termini social network e social media sono spesso usati come sinonimi ma è doveroso spiegare la differenza e tenere di conto della sfumatura di significato; il primo indica una serie di servizi online che racchiudono una rete di persone, o meglio una struttura sociale con interessi comuni. Il secondo invece, definisce il software o l’applicazione creati per produrre e condividere contenuti. Inoltre, i social media vengono spesso suddivisi in categorie che definiscono la tipologia di contenuto creata e condivisa dagli utenti.

Queste applicazioni hanno una propria natura e nomenclatura che può variare a seconda della funzione che si apprestano a svolgere. In linea generica permettono agli utenti interessati di:

  • creare un profilo personale solitamente, visibile a coloro che sono iscritti;
  • costruire lista/e di utenti con cui connettersi ed interagire;
  • creare e pubblicare contenuti di vario genere.

Ogni piattaforma poi si differenzia per determinate caratteristiche, peculiari servizi e usi che gli utenti praticano all’interno della rete sociale [2] . In questo spazio sociale virtuale vengono spesso a formarsi anche delle “comunità” specifiche, basate su passioni e interessi comuni.

Con l’avvento dei social la rete funge quindi da collante per gli individui, che a loro volta aggiungono valore alle piattaforme utilizzate, fornendo contenuti, ricevendo informazioni e al tempo stesso esprimendo sentimenti e pensieri. I social network sono tra le realtà più innovative del mondo digitale emerse in questo inizio di XXI secolo: favoriscono lo scambio e la divulgazione di idee, pensieri, sentimenti e documenti, testimoniano sentimenti, idee, preferenze del pubblico, consentendo anche lo sfruttamento a fini commerciali e / o di ricerca di questo preziosissimo materiale, mai prima di ora disponibile [3].

Grazie alle tecnologie, i contenuti prodotti nel social network sono natura assi varia: gli utenti sono liberi di produrre e condividere testi, foto, video e audio, gif animate, giochi, ipertesti. Così facendo di fatto condividono anche sapere, conoscenze competenze.

Molti social network offrono la possibilità di ‘valutare’ ed ‘esprimere’ approvazione o meno, rispetto a una pubblicazione condivisa da un altro utente attraverso cuori (o like), commenti o emoticon: questo rende quindi i social network anche piattaforme estremamente utili a promuovere iniziative di vario genere, comprese quelle a carattere storico-culturale.

Bibliografia

  1. Sociologia dei new media di Renato Stella, Claudio Riva, Cosimo Marco Scarcelli, Utet Università, 2018
  2. Tiago Gil 2015, «Storici e informatica: l’uso dei database (1968-2013)», Memoria e ricerca, 50, p. 161-178
  3. Marco Massarotto, Social Network: costruire e comunicare identità in Rete, Apogeo, 2011
  4. S. Noiret, Digital Public History narratives with Photographs. «Public History Weekly» 3 (2015) 31


Storia dei social media

Figura 1: Piattaforme e reti sociali introdotte dal web 2.0
Il web 2.0, come illustra lo schema della Figura 1, ha introdotto piattaforme e reti sociali interattive ed ha avviato nuove forme di comunicazione e pubblici diversi.



Figura 2: Logo social media "Sixdegrees"
Per quanto riguarda le reti sociali a fine anni 90, il mondo virtuale inizia a prendere campo, infatti il primo social media comparve nel 1997 con il nome di Sixdegre [4] , il cui logo è riportato in figura 2, creato dallo statunitense Ellison. L’obiettivo di questo sito web era di mettere in contatto persone in rete con cui stabilire relazioni digitali. La logica su cui si basava era incentrata sulla teoria dei sei gradi di separazione di Milgram [5].


Bibliografia e sitografia

  1. Da enciclopedia Treccani: Termine che sta ad indicare la seconda diffusione di internet, caratterizzata, come maggiore interazione tra utente e sito. URL [1], 28/12/2020
  2. Sociologia dei new media di Renato Stella, Claudio Riva, Cosimo Marco Scarcelli, Utet Università, 2018, pp 85-109
  3. M. Massarotto, Social Network: costruire e comunicare identità in Rete, Apogeo, 2011, pp 38-70
  4. Wikipeida voce “Sixdegree”: URL [2].
  5. Sociologia dei new media di Renato Stella, Claudio Riva, Cosimo Marco Scarcelli, Utet Università, 2018. Esperimento messo in pratica da Milgram, volto a dare una conferma scientifica alla “teoria del piccolo mondo”. Scelse alcuni cittadini americani del Midwest, e chiese loro di spedire una lettera ad un abitante del Massachussets a loro del tutto estraneo. I partecipanti all’esperimento conoscevano il nome del destinatario e lo Stato dove viveva, ma non l’indirizzo. Fu quindi chiesto di inviare la lettera alla persona di loro conoscenza che ritenessero avere più probabilità di conoscere il destinatario. Questa persona avrebbe poi a sua volta eseguito lo stesso compito, fino ad arrivare a consegnare la lettera al prescelto. L’esperimento dimostrò che, per arrivare al destinatario finale, in tutti i casi ci vollero fra i cinque e i sette passaggi. La pubblicazione di questi risultati sulla rivista “Psychology Today” e l’eco che ne derivò portò alla nascita dell’espressione “sei gradi di separazione” come la conosciamo oggi e alla sua rapida diffusione.



Citazione di questo articolo
Come citare: BARONI, Alice . "Storia e social media". In: CLIOMATICA - Portale di Storia Digitale e ricerca. Disponibile in: http://lhs.unb.br/cliomatica/index.php/Storia_e_social_media. il giorno: 1/07/2024.






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