Mudanças entre as edições de "LateX per gli umanisti"

De Cliomatica - Digital History
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Come detto nel paragrafo precedente quindi, LateX si presta anche agli ambiti che esulano le scienze matematiche ed informatiche, come ad esempio può essere quello storico. Prima di chiarire tuttavia in che modo questo linguaggio possa '''venire in aiuto degli storici''', è necessario chiarire quali sono quegli aspetti di sovra-struttura che lo rendono tanto adatto alla fisica quantistica quanto alla filologia baltica. In primis troviamo la '''coerenza''' di elementi testuali e grafici all’interno del documento, anche se a lavorarci ci sono più ricercatori contemporaneamente.
 
Come detto nel paragrafo precedente quindi, LateX si presta anche agli ambiti che esulano le scienze matematiche ed informatiche, come ad esempio può essere quello storico. Prima di chiarire tuttavia in che modo questo linguaggio possa '''venire in aiuto degli storici''', è necessario chiarire quali sono quegli aspetti di sovra-struttura che lo rendono tanto adatto alla fisica quantistica quanto alla filologia baltica. In primis troviamo la '''coerenza''' di elementi testuali e grafici all’interno del documento, anche se a lavorarci ci sono più ricercatori contemporaneamente.
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Una differenza sostanziale tra un documento matematico e uno di tipo storico risiede ad esempio nella quantità di note e di riferimenti bibliografici che possiamo trovare in uno scritto riguardante l’argomento di storia. È molto importante tanto per chi redige il documento quanto per chi lo andrà a leggere che si possano trovare “a colpo d’occhio” i riferimenti e le note al fine di valutare lo scritto. In aiuto dello storico  viene  quindi  una  delle  sopracitate  ''key-feature''  di  LateX,  cioè  i  riferimenti  bibliografici semiautomatici di BibTeX. Vediamo ora un esempio di nota a piè di pagina <ref>https://it.overleaf.com/blog/Using-LaTeX-as-a-Historian-2013-03-02 Visitato il 27.11.2020 </ref>: 
  
  
  
 
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Edição das 20h18min de 19 de abril de 2021

Tempo di lettura 3 minuti - per Rocco Biondi


LateX è un linguaggio di markup creato da Leslie Lamport nel 1985 con il fine di preparare documenti digitali dall’alta qualità tipografica [1]. Non essendo un editor di testi, bensì un sistema di preparazione dei documenti il punto focale di LateX è il contenuto degli stessi e come questi vengono impaginati. Il risultato è ottenuto grazie alla flessibilità che un linguaggio di marcatura può offrire lasciando agli autori la mera scrittura del testo e ai designer la cura dell’impaginazione.

Per via della sua intrinseca natura assai duttile, è possibile utilizzare LateX anche al di fuori di tutti quegli ambiti in cui ne viene fatto largo uso come ad esempio quello ingegneristico, matematico, fisico, etc., o più in generale possiamo affermare che può prestarsi anche all’utilizzo in ambito umanistico. Grazie, infine, ad una pratica gestione della bibliografia, resa possibile da BibTeX, viene quotidianamente adottato in ambito accademico per la stesura di tesi e paper [2].

Come detto nel paragrafo precedente quindi, LateX si presta anche agli ambiti che esulano le scienze matematiche ed informatiche, come ad esempio può essere quello storico. Prima di chiarire tuttavia in che modo questo linguaggio possa venire in aiuto degli storici, è necessario chiarire quali sono quegli aspetti di sovra-struttura che lo rendono tanto adatto alla fisica quantistica quanto alla filologia baltica. In primis troviamo la coerenza di elementi testuali e grafici all’interno del documento, anche se a lavorarci ci sono più ricercatori contemporaneamente.

Una differenza sostanziale tra un documento matematico e uno di tipo storico risiede ad esempio nella quantità di note e di riferimenti bibliografici che possiamo trovare in uno scritto riguardante l’argomento di storia. È molto importante tanto per chi redige il documento quanto per chi lo andrà a leggere che si possano trovare “a colpo d’occhio” i riferimenti e le note al fine di valutare lo scritto. In aiuto dello storico viene quindi una delle sopracitate key-feature di LateX, cioè i riferimenti bibliografici semiautomatici di BibTeX. Vediamo ora un esempio di nota a piè di pagina [3]:


Bibliografia e sitografia



Citazione di questo articolo
Come citare: BIONDI, Rocco . "LateX per gli umanisti". In: CLIOMATICA - Portale di Storia Digitale e ricerca. Disponibile in: http://lhs.unb.br/cliomatica/index.php/LateX_per_gli_umanisti. il giorno: 30/09/2024.






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