CMS

De Cliomatica - Digital History
Tempo di lettura 12 minuti - per Francesco Di Cursi


CMS per Storia pubblica digitale

Se ci si soffermasse solo sulla statistica dell’effettivo impiego dei CMS, la scelta più ovvia ricadrebbe su Wordpress. Joomla difatti costituisce il CMS solo per “oltre il 9% di siti di attività commerciali; (possiede) oltre il 6% del CMS Market a livello mondiale; oltre il 3% dell’intero Web”[1]. Tuttavia, occorre riflettere sul motivo per il quale Joomla sia poco usato rispetto a Wordpress (quest’ultimo vanta infatti il suo impiego nell “45% di tutti i siti web nel 2021”[2] oltre a “64.1% di quota di mercato” mentre il “38.3% dei siti web non usa un CMS”[3]). Come primo punto occorre ricordare al lettore che non esiste un CMS migliore in assoluto, poiché un CMS va valutato relativamente alle esigenze specifiche di un progetto. Come secondo punto, la valutazione risente anche dell’abilità informatica dell’utente. Infine, come terzo e ultimo punto, è opportuno riflettere sulla struttura dell’organizzazione che fa uso del sito. Approfondiamo ora questi tre punti.


Scegliere in base alle proprie esigenze

Come detto in precedenza, non esiste un CMS migliore in assoluto. Tutto dipende dall’uso che se ne vuole fare. Wordpress, ad esempio, è molto utilizzato nell’ e-commerce per via del suo essere user-friendly. Ciò dà la possibilità di creare facilmente siti semplici e accattivanti in autonomia senza dipendere da sviluppatori web. Tuttavia Joomla è la piattaforma ideale per un progetto che miri a una maggiore complessità, ciò per diversi motivi fra cui occorre ricordarne almeno 3:


1. la possibilità di incrementare la complessità del sito pur mantenendo un design elegante e cognitivamente economico. Di fatti “nasce per gestire contenuti molto strutturati quindi è molto scalabile e la gestione del back-end non si complica con l’aumento della complessità del sito e la quantità di contenuti”[4] ;


2. “Joomla è fortissimo nella creazione di tutto ciò che è networking ed è particolarmente adatto per gestire forum e community anche molto complesse” [5], sebbene ormai anche Wordpress abbia mosso i suoi passi verso questa funzionalità;


3. “la disponibilità di più di 70 pachetti di traduzione disponibili”[6] grazie ai quali “creare siti web multilingue con Joomla è un processo semplice e rapido”[7]. Se connesso al punto precedente, è facile immaginare i risvolti positivi nell’usare Joomla come piattaforma in progetti di collaborazione internazionale.


Scegliere in base alle proprie abilità

Wordpress, come già detto, è il CMS più usato per via del suo essere user-friendly. Di fatti, la maggior parte di coloro che lo utilizzano non hanno conoscenze informatiche specifiche. Grazie a questa caratteristica Wordpress domina il mercato dei CMS, evolvendo rapidamente verso una maggiore flessibilità nell’utilizzo. Tuttavia, in ambito di digital humanities, e più specificatamente nel caso di uno storico pubblico digitale, le competenze informatiche non sono – o meglio non dovrebbero essere - un problema. Una conoscenza almeno fondamentale dell’informatica è infatti prerogativa di uno storico digitale, il quale trova nella complessità della tecnologia che evolve una vera e propria inestinguibile risorsa. Quindi, sebbene “la curva di apprendimento (di Joomla sia) più lunga rispetto a Wordpress”[8] , occorre tuttavia specificare che Joomla :


1. “ha la migliore interfaccia amministratore” [9] per gestire un gran numero di articoli;


2. “include un framework PHP leggero che puoi usare per scrivere applicazioni web e da riga di comando in PHP”[10];


3. punto non da poco conto, “[…] offre corsi di formazione sotto forma di video gratuiti(non tutti)”[11];


4. il SEO di “Joomla, pur essendo meno immediato (di quello di Wordpress), permette il raggiungimento di risultati più soddisfacenti, infatti i siti web professionali fanno un utilizzo in proporzione più largo di Joomla! rispetto a Wordpress”[12] ,

5. infine, nonostante si pensi che Wordpress abbia più estensioni, “Joomla offre tonnellate di moduli, (solo che) sono (più) difficili da trovare e difficili da mantenere”[13]. Si noti tuttavia come l’apparente facilità nel reperire plugins su Wordpress abbia come contraltare i frequenti aggiornamenti, i quali possono facilmente creare problemi con le versioni precedenti e dunque con la visualizzazione del sito tout court[14].


Scegliere in base alla propria struttura organizzativa

Nel caso di un semplice sito di e-commerce di una piccola impresa, Wordpress risulta più che sufficiente (sebbene le sue funzionalità nel tempo siano state accresciute notevolmente e sebbene Joomla supporti nativamente il modulo per l’e-commerce). Questo è il motivo per il quale nell’arco di pochi anni Wordpress è diventato il CMS più utilizzato al mondo, surclassando Joomla ed altri. Tuttavia possono esistere progetti più complessi per cui, oltre a tener conto della natura fortemente strutturata dei contenuti, occorre anche riflettere sulla stessa struttura dell’organizzazione che fa uso del CMS e dei ruoli dei rispettivi membri. Nel caso di una struttura estesa, la scelta migliore è Joomla poiché:

1. come già accennato, Joomla è inteso per essere comunity-driven ed è dunque preferibile in ottica di attività complesse basate su network altrettanto complessi;


2. come già accennato, grazie alla modalità multilingue integrata e agli oltre 70 pacchetti di traduzioni scaricabili, Joomla facilita la cooperazione in ambito internazionale ma soprattutto


3. Joomla “permette una profilazione degli accessi lato back-end con una granularità molto fine”[15] e dunque fondamentalmente meno user-friendly. Di questi, il terzo punto è essenziale in gruppi di lavoro estesi (al fine di permettere una gestione settoriale e trasparente dei contenuti, in accordo con la logica delle pubblicazioni scientifiche). L’admin ha dunque la possibilità di segmentare finemente i propri collaboratori per restringere i loro permessi sul contenuto limitatamente a ciò che si vuole per quella specifica categoria (es. ospite, manager, amministratore, registrato, autore ecc…)


Joomla e Storia Pubblica Digitale

Considerando che l’attività di storico pubblico, digitale o meno, è fondamentalmente di natura collettiva, un relativo progetto non può prescindere dalla logica dei network. La mole di contenuti inoltre potrebbe essere ingente e in costante crescita e/o aggiornamento, richiedendo dunque una piattaforma ad hoc per progetti complessi e scalabili. Un altro punto critico riguarda le modalità di gestione del progetto: che sia di tipo top-down (con un rigido controllo degli upload, con questa ultima funzione come sola prerogativa dell’admin e/o di pochi altri) o di tipo bottom-up (in ottica di crowd-sourcing diretto, con possibilità di upload da parte di tutti gli utenti) è sempre buona prassi avere una gestione dei permessi molto articolata (anche se ciò si dispiega in una maggiore meccanicità nella gestione di questi ultimi). Inoltre, nell’ottica specifica di una storia pubblica digitale, la complessità del CMS non deve spaventare: è anzi compito del digital historian rendere accessibile una realtà complessa anche per i non addetti ai lavori. Pensando alla storia pubblica digitale come punto di raccordo fra esperti e amatori, non si può pensare di utilizzare una realtà assai semplificata per eccesso di attenzione all’audience, né di utilizzare realtà iper-complesse per utilitarismo a discapito dell'accessibilità delle masse: occorre un compromesso tra funzionalità e accessibilità, possibilmente in un'ottica trasversale di didattica e partecipazione di cui lo storico pubblico dev’essere facilitatore. Dunque, sebbene sia largamente consigliato Wordpress per le più svariate attività e per la quantità di utenti che lo utilizzano, un progetto di storia pubblica potrebbe giovare al meglio di un CMS articolato come Joomla poiché un progetto di storia pubblica:


1. è community-driven (e Joomla permette di gestire al meglio network sia per quanto riguarda la possibilità nativa multilingue e sia per il fine controllo sui permessi);


2. è complesso e la mole di contenuti può crescere enormemente nel tempo (e Joomla è inteso sin dalla sua nascita come CMS in grado di gestire le situazioni più articolate e complesse nell’ottica dell’evoluzione di un progetto);


3. oltre che di natura collettiva, è di natura professionale (e Joomla è utilizzato soprattutto in ambito professionale, basti pensare ai siti governativi o a siti commerciali di enormi realtà come Linux);


4. nel caso della storia pubblica digitale, non può prescindere dalla complessità delle tecnologie poiché rifuggire dalla complessità tecnologica implica una mancata occasione di implementazione delle metodologie e dei risultati ottenibili attraverso di esse (Joomla ha una curva di apprendimento più lunga ma lo sforzo è pienamente ripagato per un progetto altamente strutturato che prevede crescita continua e una forte cooperazione) Concludendo, la scelta verte sul concetto di complessità: mentre “Wordpress risulterà più adeguato per siti statici, piccoli blog e progetti poco impegnativi o con grandi esigenze grafiche”[16], “Joomla! agevola di gran lunga la creazione di siti più grandi e funzionali”[17] e un progetto di storia pubblica digitale non può che giovare di queste due caratteristiche!


Bibliografia e sitografia

  1. Joomla, Benefit & core features, URL: < https://www.joomla.org/core-features.html > [consultato il 3 aprile 2021].
  2. SEJ, Wordpress powers 39.5% of all websites, URL: < https://www.searchenginejournal.com/wordpress-powers-39-5-of-all-websites/391647/#close > [consultato il 3 aprile 2021].
  3. Ibidem.
  4. Growth Hacking Academy, Joomla vs Wordpress: qual è il CMS migliore?, URL: < https://euwebagency.com/academy/joomla-vs-wordpress/ > [consultato il 3 aprile 2021].
  5. Ibidem.
  6. Joomla, Benefit & core features, URL: < https://www.joomla.org/core-features.html > [consultato il 3 aprile 2021].
  7. Ibidem.
  8. Growth Hacking Academy, Joomla vs Wordpress: qual è il CMS migliore?, URL: < https://euwebagency.com/academy/joomla-vs-wordpress/ > [consultato il 3 aprile 2021].
  9. GoTravel, Pro e contro di Joomla, Wordpress e Drupal, URL: < https://ita.go-travels.com/22494-pros-and-cons-joomla-wordpress-drupal-756555-4123521 > [consultato il 3 aprile 2021].
  10. Ibidem.
  11. Ibidem
  12. ElaMedia, CMS a confronto: Wordpress o Joomla! ?, URL: < https://www.elamedia.it/cms-a-confronto-wordpress-o-joomla.html > [consultato il 3 aprile 2021].
  13. GoTravel, Pro e contro di Joomla, Wordpress e Drupal, URL: < https://ita.go-travels.com/22494-pros-and-cons-joomla-wordpress-drupal-756555-4123521 > [consultato il 3 aprile 2021].
  14. Ibidem.
  15. Growth Hacking Academy, Joomla vs Wordpress: qual è il CMS migliore?, URL: < https://euwebagency.com/academy/joomla-vs-wordpress/ > [consultato il 3 aprile 2021].
  16. ElaMedia, CMS a confronto: Wordpress o Joomla! ?, URL: < https://www.elamedia.it/cms-a-confronto-wordpress-o-joomla.html > [consultato il 3 aprile 2021].
  17. Ibidem.



Citazione di questo articolo
Come citare: DI CURSI, Francesco . "CMS". In: CLIOMATICA - Portale di Storia Digitale e ricerca. Disponibile in: http://lhs.unb.br/cliomatica/index.php/CMS. il giorno: 1/06/2024.






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